Recensione di un film non visto
Scritto da Alberto Cassani mercoledì 5 dicembre 2012
Archiviato in Quelli che scrivono...
Stare dietro alle modifiche dei listini delle case di distribuzione è cosa tutt’altro che facile, lo so bene io che ogni due per tre mi trovo a dover rivoluzionare il calendario di CineFile. Alle volte può quindi capitare che un piccolo film esca in sala senza che ce ne accorgiamo, ma può anche essere che un film che pensiamo debba uscire non esca perché non abbiamo visto la comunicazione del cambio di data. La cosa si fa imbarazzante quando, contando sull’uscita di un film, pubblichiamo la recensione ben prima della sua reale uscita, senza rendercene conto finché non è troppo tardi. E’ capitato di recente a Giorgio Carbone, che a pagina 34 di Libero del 29 novembre ha pubblicato una breve recensione di Mai Stati Uniti dei fratelli Vanzina, originariamente previsto in sala proprio per quel giorno ma da poco spostato al 3 gennaio dalla 01 Distribution.
Carbone segnala il film come “da evitare” e dopo averne raccontato la trama ne scrive questo:
Spiacerà a chi magari gradisce i film dei Vanzina, ma non va in crisi se non arriva il loro film stagionale. Loro invece a quanto pare in crisi ci vanno, tant’è che per la foga di far atto di presenza incappano non di rado in filmetti deboli come questo, neppure (stavolta) ben servito dagli attori (l’Angiolini è solo volonterosa, e tra Salemme e il cinema c’è una vecchia incompatibilità).
Una stroncatura come un’altra, tutto sommato, se non fosse che due giorni dopo gli amici di Pazzo per Repubblica segnalano il fatto che nel suo profilo Facebook Ambra Angiolini dichiari che Carbone in realtà il film non l’abbia proprio visto:
Un Egregio giornalista di Libero scrive del film di Vanzina ( male ) senza averlo visto anche perché l’uscita è stata cambiata ed il film non è ancora pronto. Scrive che proprio non je la faccio…… io?!?!? W l’Italia!
Due giorni dopo ancora, ossia lunedì 3 dicembre, Marco Giusti riprende la notizia in un suo pezzo su Dagospia dedicato alla guerra dei cinepanettoni:
Magari non c’erano uscite migliori e si doveva inoltre spostare al 3 gennaio un film che non era pronto, Mai Stati Uniti diretto da Carlo Vanzina e prodotto dai Lucisano e Medusa, che doveva uscire proprio il 29 novembre. L’ingorgo era tale che il goffo critico di Libero, Giorgio Carbone, pensando che il film fosse uscito, senza averlo visto, ne ha fatto anche la recensione sul suo giornale scatenando le reazioni dei produttori e del regista. Non che la critica del bravo Carbone potesse cambiare qualcosa nel panorama cinematografico italiano, ma certo è stato uno degli eventi più comici della settimana.
Nel frattempo io avevo contattato l’ufficio stampa che si occupa della promozione del film per capire se effettivamente Carbone si fosse inventato la recensione oppure avesse avuto modo di vedere il film in qualche proiezione speciale e riservatissima. La risposta è stata che…
[…] in merito alla recensione uscita su Libero, la produzione ed il regista si sono rivolti direttamente al direttore del quotidiano in questione.
…cosa che conferma quindi come Carbone il film non l’avesse visto. Ma io dubito fortemente che produzione e regista riceveranno risposta ufficiale… Tra l’altro, comunque, non è vero che il film non sia pronto, anche se è probabile che non lo sarebbe stato in tempo per organizzare effettivamente l’uscita il 29 novembre, perché è stato proiettato ieri sera alle Giornate Professionali di Sorrento. Cercare informazioni su cosa sia successo a quella proiezione, però, è impossibile, perché come scrive Positano News ai presenti è stato richiesto di rispettare un embargo:
[…] per Vanzina e Salemme presenti all’anteprima di Mai Stati Uniti silenzio stampa, non potremo parlare della proiezione e per accedervi abbiamo avuto triplo controllo dell’accredito e la necessità di firmare una carta che vieti di parlar di ciò che abbiamo visto, pazienza.
A questo punto non resta che aspettare l’uscita del film per capire se Carbone è dotato di poteri sovrannaturali e c’ha azzeccato in qualcosa oppure è solo un Giucas Casella qualunque. Certo, però, che se uno la vuole fare sporca dovrebbe almeno organizzarla bene…
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