Sloppy
In italiano, il termine inglese “sloppy” si può tradurre con “sciatto, poco curato”, ma anche con “negligente”.
“Sloppy journalism” sta a indicare un articolo in cui le fonti e i dati citati non sono controllati con l’attenzione che sarebbe necessaria, risultando generalmente nella creazione di memorabili castronerie.
The Oscar Race 2007
Molti preferiscono aspettare i risultati dei Golden Globe prima di sbilanciarsi, molti aspettano la notifica delle nomination per provare a predire i vincitori. Io voglio farmi del male e provare a predire quali saranno i film che otterranno la nomination all’Oscar in alcune delle categorie più importanti.
Ho cercato di anticipare quelle che saranno effettivamente le scelte dell’Academy, anche se in un paio di occasioni non sono riuscito a trattenermi dal segnalare i miei preferiti. Come direbbe Rino Tommasi, questo è il mio personalissimo cartellino… Leggi tutto il post
Anteprima o non anteprima?
La mattina del 26 novembre, è stato presentato alla stampa romana il lungometraggio d’animazione dedicato alle Winx. La proiezione è stata seguita da un incontro con il regista e creatore dei personaggi Iginio Straffi. Una mezz’ora del film era già stata presentata un mese prima alla Festa del Cinema di Roma. Nonostante l’importanza della pellicola e le sue potenzialità commerciali, non è stata organizzata alcuna proiezione per la stampa milanese. E non è la prima volta che una cosa del genere accade.
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Dell’amore e della guerra
Gli Oscar del 1999 li ricordiamo soprattutto per i due premi vinti da Roberto Benigni con “La vita è bella“. In realtà furono soprattutto gli Oscar che videro scontrarsi la guerra dello Steven Spielberg di “Salvate il soldato Ryan” e l’amore di William Shakespere in “Shakespere in Love“. Alla fine dei conti Spielberg vinse 5 premi, compreso quello per la miglior regia, e Shakespeare ne vinse 7, compreso quello per il miglior film.
Per motivi che non c’entrano con questi due film, mi è capitato di sfogliare il numero di Ciak del marzo 1999, che presentava proprio la cerimonia degli Oscar che ci sarebbe stata a fine mese, e mi è tornata in mente una cosa che avevo già notato all’epoca. Leggi tutto il post
Quant’è difficile analizzare un film…
Ricordo di aver deciso di seguire un corso, all’Università, solo per avere la possibilità di vedere i primi film di mio nonno. Poi quando andavamo da lui nei week-end ci mettevano a discuterne, perché gli riferivo alcune delle cose che ci insegnavano a lezione e gli chiedevo se erano vere. Leggi tutto il post
Diario di uno sceneggiatore in sciopero
Sono uno sceneggiatore televisivo, e sono in sciopero. Mi sto ancora abituando allo cosa. Per me gli scioperi sono sempre stati una faccenda di trasportatori e minatori e insegnanti; gruppi che sono criminalmente sottopagati o emarginati dal punto di vista socio-economico. Il peggio che mi è mai capitato, invece, è che finissero le M&M’s alla nocciola durante una riunione di scrittura.
Detto questo, io non sono uno dell’élite di Hollywood. Non sono il nome portante di una serie, o uno “script doctor” pagato un milione di dollari a correzione, o uno sceneggiatore-produttore-regista con un contratto triennale con un grosso Studio. Io trovo lavoro stagione per stagione. Leggi tutto il post
Vi presento Pamela
E’ la storia di un uomo di una cinquantina d’anni che ha un figlio. Questo figlio ha sposato una giovane inglese, e viene a presentarla ai genitori. Il personaggio che faccio io – il padre – ben presto si innamora della nuora, e lei di lui. Il film descrive la fuga di questa coppia illecita.
Jean-Pierre Aumont, “Effetto notte” (1973). Leggi tutto il post
Come diventare un brillante critico cinematografico
Matt Groening è noto al mondo soprattutto per essere il creatore dei Simpson. Dopo i Simpson ha ideato un’altra serie a cartoni animati, Futurama. Ben prima dei Simpson, invece, aveva creato una serie a fumetti che è divenuta un grande fenomeno dell’underground losangelino e che spesso sfiora la genialità, Life in Hell.
Nato come auto-produzione nel 1977, Life in Hell è un fumetto a cadenza settimanale che viene pubblicato nel formato delle tavole domenicali. Vede protagonisti alternativamente un gruppo di conigli antropomorfi ed una coppia di amanti omosessuali. Oggi la serie è pubblicata da oltre 250 testate in tutto il mondo, grazie anche alla popolarità che Groening ha ottenuto con i gialli di Springfield.
Nel 1985, Groening utilizzò una tavola di Life in Hell per realizzare un piccolo ma gustoso manuale dedicato al lavoro del critico cinematografico.
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Fantasmagorie
Quello che segue è considerato il primo vero cartone animato della storia del cinema. Fu realizzato nel 1908 dall’allora cinquantunenne Emile Cohl, caricaturista ex membro del movimento dell’Arte Incoerente – che si proponeva di presentare opere volutamente irrazionali e iconosclaste.
“Fantasmagorie” è composto da 700 disegni che seguono la tecnica narrativa del “flusso di coscienza“, ossia la libera rappresentazione dei pensieri così come nascono nella mente umana prima di essere organizzati in frasi logiche. Un omaggio diretto proprio del movimento incoerentista.
What every film critic must know
Alcuni anni fa, quando l’esperto critico cinematografico di un importante quotidiano è andato in pensione, tutti si aspettavano che il suo preparatissimo vice avrebbe preso il suo posto. Invece non fu così, perché secondo il direttore di quel giornale “ne sapeva troppo, di cinema”.
Immaginate lo stesso editore fare lo stesso discorso a proposito di un critico letterario, o di teatro, arte, ballo, opera o architettura. Non succederebbe mai. Eppure sembra che il cinema – l’arte più accessibile e popolare di tutte – non sia messa sullo stesso piano delle altre.
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Diario di una festa
Sabato 27 ottobre 2007
Che bello, per una volta, poter essere contenti del palmarès di un Festival del Cinema. Certo, il concorso della Festa di Roma non è esattamente il centro dell’attenzione mediatica, ma per una volta gli applausi mi sono usciti dal cuore. “Juno” è davvero un ottimo film, la conferma del talento di un giovane regista che di sicuro si farà notare ancora in futuro, come anche la sceneggiatrice (che già sta collaborando con Spielberg) e la giovane protagonista.
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Lo stile e il contenuto
In un articolo riassuntivo dell’ultimo Festival di Venezia pubblicato sui “Cahiers du Cinema” di ottobre, Emmanuel Burdeau scrive che “Redacted” è un film…
…di cui non è semplice parlare: bisogna proteggere la suspense, e in questo caso l’importanza supera di molto la ‘bellezza’.
Francamente, è una delle più grosse stupidaggini che mi sia mai capitato di leggere! E questo non perché io abbia odiato il film di De Palma quando i “Cahiers” ne parlano come di un capolavoro assoluto: è proprio una questione di concetto.
Cinema. Festa Internazionale di Roma
Hanno presentato oggi il programma della seconda edizione del Festival di Roma, e devo dire che anche se quest’anno non ci sono film che suscitano in me particolare interesse come invece capitò l’anno scorso con “This is England” e “Azur e Asmar“, la lista delle pellicole che avremo modo di vedere da qui ad un paio di settimane non è male.
Coppola, Soldini, Sean Penn, Susanne Bier, ma anche Lumet, Redford, Gavin Hood, Julie Taymor… ah sì, e anche il brasatissimo Dario Argento…
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Vattene pure!
Era il titolo con cui Tuttosport salutava la cessione di Ian Rush dalla Juventus al Liverpool nell’agosto del 1988. E’ giusto utilizzarlo nuovamente per salutare la fine del mandato di Marco Müller come Direttore della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e far sapere al mondo che sarebbe molto meglio non ritrovarselo ancora seduto nella stessa poltrona l’anno prossimo.
La Venezia di Rondi
Un Festival di Venezia complessivamente mediocre, questo del 2007, ma l’inviato de “Il tempo” Gianluigi Rondi ha trovato modo di dare ingiustificati voti altissimi a tutti i film in concorso.
Qui sotto il pagellone di Rondi dal Ciakinmostra di oggi, più sotto la difesa dello stesso Rondi alle accuse di buonismo rivolte contro la sua persona. Andate al cinema a vedere uno qualunque dei tre film italiani in concorso e vi renderete conto senza bisogno di ulteriori commenti… Leggi tutto il post
Vacancy
Doppio paginone dedicato al thriller diretto da Nimrod Antal sul numero di Luglio/Agosto di Primissima. L’articolo è vuoto come questa rivista ci ha ormai abituati da tempo, ma la composizione grafica è interessante, con le foto dei due protagonisti – Luke Wilson e Kate Beckinsale – che circondano uno dei cattivi. Peccato solo che, tra le tante immagini dell’attrice inglese che la Sony ha inserito nel press-kit del film, i grafici di Primissima abbiano preferito usarne una di “Underworld: Evolution“…
Quelli che…
Morando Morandini, padre spirituale di tutti i critici cinematografici sotto i cinquant’anni, cura una rubrica fissa sul settimanale FilmTv.
Ogni tanto, quando non ha argomenti di attualità di cui ha voglia di scrivere, ci piazza dentro un “quelli che…” in cui se la prende con tutta la popolazione cinematografica mondiale, e poi anche qualcun altro. Leggi tutto il post
La prima versione di “Shadows”
“Ombre – Shadows” è il primo film diretto da John Cassavetes, uno dei più importanti registi della storia del cinema, l’uomo che praticamente ha inventato il cinema indipendente.
Attore televisivo e cinematografico di buon successo, nel 1959 realizzò un “saggio collettivo di recitazione e regia” totalmente improvvisato. Il film costò un totale di 40.000 $ e fu girato da attori e tecnici non professionisti con apparecchiature 16mm prese in prestito. Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, “Ombre” ebbe un enorme successo di critica come di pubblico. La realtà, però, è che la versione del film presentata al Lido e giunta fino a noi è la seconda che Cassavetes ha girato, non contento della prima.
Transformers: How Things Really Worked (according to Michael Bay)
Il film è finito.
Accidenti, è stata dura, ma devo ammettere che è stato anche molto divertente. Gli attori più complicati con cui ho mai lavorato, a parte Bruce Willis, sono stati Optimus Prime e Bumblebee. Hanno richiesto ogni singolo giorno della mia vita per un anno intero. Ma alla fine del lavoro ne è valsa la pena. Ho appena fatto 36.000 miglia intorno al mondo (in due settimane) e ho avuto una première eccezionale al Taormina Film Festival, in un teatro greco costruito molto prima della nascita di Cristo. Mi piace vedere la reazione che il film provoca su persone appartenenti a culture così diverse. Il film sta veramente facendo il giro del mondo. Sono così eccitato per il fatto che tra poco avrete tutti modo di vederlo. Grazie a tutti voi che avete supportato me e il film.
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