Come diventare un regista cinematografico

Scritto da Alberto Cassani venerdì 9 novembre 2012 
Archiviato in Storia del cinema

Quella che segue è una breve intervista a Marshall Neilan, pubblicata nel numero del luglio 1925 di Photoplay (una delle prime riviste dedicate al cinema) e da me recentemente trovata su Tumblr, anche se gira per internet almeno dall’inizio di quest’anno.

Neilan (1891-1958) è stato regista, produttore e sceneggiatore, anche se il suo interesse principale era nella recitazione. Nella sua sterminata carriera ha diretto tra gli altri Mary Pickford e Hal Roach, ha scritto la prima versione della sceneggiatura di Gli angeli dell’inferno di Howard Hughes e ha ricevuto premi alla carriera da parte della Directors Guild of America e dalla George Eastman House. E’ uno dei tanti ad avere una stella a suo nome nella Hollywood Walk of Fame.

E’ un’intervista curiosa, senza fronzoli ma divertente e divertita. Un’intervista che probabilmente è ancora aderente al modo in cui certi registi concepiscono il proprio lavoro, e forse persino al modo in cui certi produttori concepiscono il lavoro del regista…

Quali sono le capacità necessarie per fare il regista?
L’abilità di convincere i produttori che tu sei un regista migliore di quanto i tuoi film mostrino.

Come si può riuscirci?
Facile, lo si fa tutti i giorni. Basta leggere un libro sulla fiducia in se stessi e uno sull’arte della vendita porta a porta.

Come si deve vestire un regista?
Per il suo primo film, in maniera appropriata. La sua aria trasandata dovrebbe aumentare di pari passo con la sua fama, fino a che dirige non uno dei dieci migliori film dell’anno. A quel punto tornerà all’abito che indossava quando non era nessuno.

Come deve comportarsi un regista, in pubblico?
Come un folle, o come un gufo. Entrambi i metodi si sono rivelati vincenti. Non deve assolutamente comportarsi in maniera normale: i produttori sono convinti che le persone normali non possano fare il regista.

Come si può distinguere un regista in mezzo ai comuni mortali?
Dal numero di persone con le quali non parla. Una volta c’è stato un regista che è diventato così famoso da dimenticarsi persino il nome di sua moglie.

Quando un produttore le chiede qual è il suo miglior film, cosa gli risponde?
Il prossimo che farò per lui.

Che tipo di auto dovrebbe guidare un regista?
Una che assomigli il meno possibile a un taxi.

Quanti tipi di registi ci sono?
Due tipi: quelli che fanno film artistici e quelli che incassano.

Cosa dovrebbe leggere un regista?
Per cercare informazioni utili, il Gazzettino della Polizia. Per motivi pubblicitari, i classici. Per divertimento personale, i suoi comunicati stampa.

Cosa dovrebbe scrivere un regista?
Profondi articoli sull’arte della regia cinematografica.

Cosa dovrebbe veramente sapere, un regista?
Deve saperne abbastanza da assumere un bravo scrittore che si occupi della logica della storia, un bravo cameraman e un bravo assistente.

Come dovrebbe dirigere, un regista?
Questo dipende dall’importanza di chi sta visitando il set su cui lui sta lavorando.

Chi è il miglior regista di tutti?
Io sono un uomo modesto.

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