La prima versione di “Shadows”
Scritto da Alberto Cassani martedì 10 luglio 2007
Archiviato in Storia del cinema
“Ombre – Shadows” è il primo film diretto da John Cassavetes, uno dei più importanti registi della storia del cinema, l’uomo che praticamente ha inventato il cinema indipendente.
Attore televisivo e cinematografico di buon successo, nel 1959 realizzò un “saggio collettivo di recitazione e regia” totalmente improvvisato. Il film costò un totale di 40.000 $ e fu girato da attori e tecnici non professionisti con apparecchiature 16mm prese in prestito. Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, “Ombre” ebbe un enorme successo di critica come di pubblico. La realtà, però, è che la versione del film presentata al Lido e giunta fino a noi è la seconda che Cassavetes ha girato, non contento della prima.
La prima versione del film fu girata nel mese di Febbraio e nei primi giorni di Marzo 1957. Dopo un anno e mezzo in sala montaggio, il film fu proiettato nel novembre 1958 al Paris Theater di New York. Il film durava poco più di un’ora, e ne fu stampata una singola copia in 16mm perché Cassavetes non poteva permettersene altre. In ogni caso, la reazione del pubblico in sala fu così insoddisfacente che Cassavetes decise di rigirare il film e rimontarlo, costruendo nuove scene e cambiando radicalmente la trama.
Se la prima versione era effettivamente un esperimento di improvvisazione guidata, in cui gli attori reagivano a braccio ad una situazione che Cassavetes aveva costruito per loro e con lo scopo di arrivare dove Cassavetes voleva che arrivassero, la seconda versione fu interamente sceneggiata da Cassavetes e Robert Alan Aurthur, che già aveva scritto “Nel fango della periferia” interpretato proprio a Cassavetes e che avrebbe in seguito co-sceneggiato “All That Jazz” con Bob Fosse.
Le nuove riprese furono effettuate nel Febbraio 1959, esattamente due anni dopo quelle della prima versione. Dopo due settimane di riprese, Cassavetes tornò in sala montaggio e mescolò le nuove scene con circa metà di quelle della prima versione, inserendo anche un nuovo commento musicale. La nuova versione fu presentata al pubblico newyorchese nel Novembre del 1959, e nonostante il film si chiuda con il famoso cartello “ciò che avete appena visto è stata un’improvvisazione”, in realtà si tratta di un film pensato, scritto e ripensato più volte.
Ciò che Cassavetes fece in questa seconda versione non fu semplicemente rigirare meglio le stesse scene o aggiungere alcune inquadrature mancanti, come si fa abitualmente nel cinema hollywoodiano attuale, bensì creare un film nuovo di zecca, che solo incidentalmente conteneva anche alcune scene della prima versione. La prima e la seconda versione di “Ombre” sono due film completamente diversi, che raccontano storie diverse in modi diversi.
Ma che fine aveva fatto quell’unica copia della prima versione? A quanto raccontò lo stesso Cassavetes allo studioso Ray Carney, l’aveva donata ad un’Università di cui non ricordava il nome. Era il 1987 e Carney si mise alla disperata ricerca della prima versione. La trovò in circostanze che definire fortunose è poco, nel 2003. Dura 78 minuti e contiene almeno 40 minuti di girato che non fu inserito nella seconda versione. Si tratta comunque di un film finito, non di un work-in-progress: è una stampa destinata ad essere proiettata al pubblico, e proprio questo Carney avrebbe voluto fare.
Invece per volere dell’attrice Gena Rowlands, vedova di John Cassavetes ed erede dei suoi diritti d’autore, non è stato possibile distribuire questa prima versione in sala né in versione home-video. Anche i tanti Festival del Cinema che hanno dimostrato interesse a proiettarla sono stati scoraggiati. Pochi fortunati hanno avuto modo di vederla. Carney ci ha però fatto il favore di mettere on-line tre brevi spezzoni del film, tra cui la scena dei titoli di testa che trovate qui sotto.
Se il racconto della vicenda che Carney fa nel suo sito internet sia veritiero o meno, ossia se siano vere le dichiarazioni della Rowlands e del suo avvocato sul fatto che è in realtà Carney ad impedire la diffusione del film, non possiamo dirlo. Certo è che fino a quando i protagonisti di questa vicenda saranno in vita, questi tre spezzoni saranno l’unica cosa che potremo vedere.
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