La regina dei castelli clonati
Scritto da Alberto Cassani mercoledì 30 giugno 2010
Archiviato in Cinema d'attualità
Per proseguire l’argomento iniziato con lo scorso post – quello su cloni, plagi, ispirazioni e trucchetti vari dei nostri distributori – riprendo una recente segnalazione del bel blog PhotoshopDisaters per farvi notare come la trilogia di film tratti dai libri di Stieg Larsson dedicati alla redazione di Millennium, non sia scarsa solo dal punto di vista cinematografico.
Per il finale della saga, infatti, la Bim si è affidata ad una locandina che – spero vivamente a loro insaputa – a causa della scarsa vena dei grafici del Touch Creative Lab risulta tutt’altro che creativa. Se non ve la ricordate, la locandina è questa:
Ora, grazie appunto a PsD e alla loro lettrice Courtney, vi chiedo di guardare qui sotto la locandina ideata dalla californiana Kaiser Creative e sforzarvi per capire cos’hanno in comune.
Fight Night è un film del 2008 mai arrivato in Italia e a quanto pare mai distribuito neppure negli Stati Uniti. Il film è però stato presentato in alcuni piccoli festival, dove è stato bene accolto, ed è uscito nelle sale francesi senza però spezzare molti cuori. Diretto dall’esordiente Jonathan Dillon e interpretato dall’altrettando esordiente Rebecca Neuenswander, già campionessa del mondo di Taekwondo, il film è ambientato nel circuito dei combattimenti clandestini e ha come unica novità proprio il fatto di avere una donna come protagonista degli incontri.
Nel suo blog, Paolo Attivissimo riprende lo stesso post di PsD battendomi sul tempo e scrive di aver contattato la Kaiser, ottenendo la conferma che la clonazione è stata fatta senza che loro lo sapessero e la notizia che non è la prima volta che capita una cosa simile.
Va ricordato che quelli del Touch Creative Lab, tra le altre cose, hanno vinto il Ciak d’oro 2005 per il miglior manifesto con il loro lavoro per Le conseguenze dell’amore di Paolo Sorrentino. Stavolta magari avevano solo poco tempo. Mah…
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Commenti
2 risposte a: “La regina dei castelli clonati”
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Aldilà della scopiazzatura, va detto pure che la locandina è di una bruttezza veramente rara. Vecchia, anonima, sembra uno di quei thrilleracci d’azione straight to video, degli anni 90 però.
Sì, mi sa che è stata fatta con due lire e in mezza giornata. Certo che per un film di queste potenzialità commerciali è veramente uno scandalo. Chissà cosa ne pensano alla Bim di questa ruberia, tra l’altro…