Le regole del buon giornalista (secondo Franco Rossi)
Scritto da Alberto Cassani mercoledì 30 dicembre 2009
Archiviato in Quelli che scrivono...
Giornalismo, le mie regole:
- Per la notizia sono disposto a tutto. Anche a scrivere la verità.
- Nel Giornalismo, come in amore, gli scritti volano e le parole restano.
- Il vero giornalista è colui che sa raccontare una verità in assoluta malafede, convinto che le sole e autentiche verità siano quelle che si possono inventare di sana pianta.
- Il vero giornalista è quello che scrive una cosa anche quando non ha niente da dire e al tempo stesso ha qualcosa da dire solo perchè la scrive.
- Il vero giornalista è sempre stimolato dalla scadenza e scrive peggio quando ha tempo e quindi non ha fretta.
- Il vero giornalista è quello che riesce a cominciare un articolo con un «come avevamo anticipato nei mesi scorsi…» e violenta, senza arrossire, ogni comune senso del pudore.
Franco Rossi è un giornalista sportivo nato a Firenze nel 1944. Tifoso dell’Inter, ha lavorato per Tuttosport, Corriere dello Sport e Il Giorno. Mantiene un blog personale da cui sono tratte le regolette riportate qui sopra e in cui si definisce «il giornalista sportivo italiano più letto del mondo». E’ tra gli opinionisti delle trasmissioni sportive di Telenova, e negli anni passato ha collaborato nella stessa veste con Controcampo sulle reti Mediaset. Una volta alla settimana pubblica un suo intervento anche sul sito Tuttomercatoweb.com.
Considerando il fatto che Rossi parla di calcio contemporaneamente con paraocchi, fette di salame sugli occhi e malafede, non mi faccio problemi a definire queste regolette come l’esempio perfetto di come il giornalismo italiano – soprattutto televisivo ma non solo – abbia raggiunto livelli di bassezza assolutamente ridicoli.
Buon anno!
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27 risposte a: “Le regole del buon giornalista (secondo Franco Rossi)”
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Ah-ah-ah! Ottimo post.
Io seguo Franco Rossi in Tv da tempo e leggo spesso il suo sito perchè sono curioso di vedere cosa scrive. Non sono però mai riuscito a farmi un’idea precisa del personaggio. L’unica cosa che posso dire è che le sue fonti sono piuttosto attendibili e che, alla fine, molte cose da lui dette con largo anticipo trovano fondamento nei fatti, tipo quando a ottobre/novembre 2007 disse che Moratti aveva già preso accordi con Mourinho. Non a caso, il portoghese arrivò in Italia parlando già un buonissimo italiano. E’ evidente che avesse iniziato a prepararsi con largo anticipo.
Però non credo che Rossi sia tifoso dell’Inter, a dire il vero.
Franco Rossi secondo me ha due grandissimi difetti: è fazioso da far schifo (non tifoso: fazioso) e scrive di getto senza rileggere. Si può anche passar sopra il fatto che nel suo blog scrive sempre tutto maiuscolo, ma nei suoi articoli l’italiano sembra proprio una cosa accessoria. E’ fazioso perché ha le sue amicizie e le protegge sempre, a dispetto anche dell’evidenza.
Non è detto che sia interista fin fa bambino, potrebbe essere semplicemente diventato interista col tempo facendo carriera nel mondo del giornalismo sportivo: capita spesso e in maniera naturale, non è paraculaggine quanto proprio una conseguenza della totale immersione nell’ambiente di lavoro. Come un calciatore che da ragazzo tifa per una squadra ma da professionista si lega ad un’altra fino a diventarne la bandiera. E’ normale. Il problema è che lui dimostra chiaramente di avere i propri obiettivi, i suoi favortiti e i suoi “nemici”, e questo spessissimo gli impedice di fare dei discorsi seri che invece sarebbe magari in grado di fare.
Mourinho nella sua conferenza stampa di presentazione ha detto chiaramente di essere stato contattato dall’Inter dopo l’eliminazione col Liverpool. Rossi è amicissimo di Roberto Mancini (non a caso ne parla sempre benissimo, come anche Balotelli che appunto difende proprio oggi), e non è difficile pensare che l’avesse saputo da lui. Il fatto è che lui ne spara talmente tante che per la legge dei grandi numeri qualcuna la prende: tanto per dire, un paio di mesi fa aveva detto che l’Inter è già d’accordo con Blanc per l’anno prossimo, ma Blanc probabilmente andrà in nazionale e Mourinho se va via è perché lo decide lui, e due settimane fa ha scritto che Thiago Silva vuole andare via dal Milan. Personalmente trovo Paolo Ziliani di un altro pianeta rispetto a Franco Rossi, per fare un nome.
Sì, in effetti gli articoli di Rossi sono illeggibili e mi chiedo come potesse essere un suo articolo di giornale (mai letto uno), anche se probabilmente è che quando scrive sul sito, appunto, lo fa a cento all’ora.
Dici un sacco di cose che in effetti avevo notato anch’io e che pure a me danno fastidio. C’è da dire però che, ad essere onesti, a Rossi ho sentito dire peste e corna un pò su tutti, dal Milan e Berlusconi a Moratti (è diventato feroce con lui, non penso sia solo per via di Mancini) agli Agnelli a Blanc. L’unica cosa è che va a momenti, ovvero modula la sua criticità a seconda del momento, tant’è che a lungo andare finisce con l’esprimere pareri opposti sulla stessa persona/giocatore/squadra. Però non credo che se ne renda conto.
Quanto a Mourinho, è vero che lui ha detto di essere stato contattato dopo Liverpool, solo che bisogna capire se quella è la verità. E io non ne sarei così sicuro. Su Blanc può darsi non avesse tutti i torti e secondo me il sondaggio e il contatto ci sono stati realmente, solo che Rossi ha dato l’operazione per certa. Sul fatto che Mourinho se ne vada solo quado lo dice lui, non sarei così sicuro. Se negli ottavi l’Inter va a casa, magari con un’altra figuraccia, a Moratti potrebbe satare il nervo. Guarda che ci vuole davvero poco, un’altra uscita agli ottavi non è contemplata dal Presidente. Dipende da cosa dimostrerà l’Inter al di là del risultato.
Zuliani secondo me è più bravo e capace di Rossi, ma quanto a tifo/faziosità non so quanto siamo realmente distanti.
Immagino che sui giornali ci siano persone che leggono gli articoli prima di mandarli in stampa e quindi sono in grado di correggere gli errori. L’anno scorso mi capitò di leggere un articolo di Mereghetti nel sito del Corriere in cui diceva che “Il labirinto del fauno” era diretto da Benicio del Toro, ma sulla versione cartacea c’era giustamente scritto Guillermo del Toro: evidentemente lui aveva sbagliato e qualcun altro l’aveva corretto. Purtroppo è una cosa che ho notato fanno in molti giornalisti di vecchio corso: quando scrivono per internet non si preoccupano della correttezza di ciò che scrivono, come se l’arrivare prima sia l’unica cosa importante. O magari è perché sono convinti che i lettori di internet non siano in grado di accorgersi degli errori grammaticali…
Non sono convinto che Moratti caccerebbe Mourinho in caso di eliminazione, a meno di una figuraccia epocale. Soprattutto quest’anno che, alla fin della fiera, ha guadagnato dei soldi invece di spenderli, penso si renderebbe conto che il progetto sta procedendo e deciderebbe di andare avanti se il tecnico riuscisse a fargli capire cos’ha in mente per l’anno prossimo. Mancano davvero pochi tasselli per avere una squadra di primo piano anche a livello europeo.
Sì sì, anche secondo me la cacciata non sarebbe automatica in caso di eliminazione, però ho idea che la prestazione conterà davvero molto.
Inoltre son d’accordo sul fatto che non avrebbe molto senso cambiare allenatore ora, sempre che vi sia una buona sintonia fra le parti. Il progetto sembra procedere bene, sembra crescere, anche la prova del nove è l’Europa.
Alcune perle di Franco Rossi che ricordo (se vuoi contribuire è tutto ben accetto):
“Il Milan ha fatto un ottimo colpo ingaggiando uno dei migliori difensori del campionato italiano”. Si riferiva a Laursen.
“Thiago Silva sarebbe un ottimo mediano, ma come difensore centrale ha dei grossi limiti”. In effetti Laursen è meglio.
“L’Inter aveva in mano un ottimo centrocampista come Rochemback, un simil-Vieira dalle grandi qualità atletiche, e se l’è fatto soffiare dal Barcellona per prendere un altro mezzo giocatore”. Sappiamo tutti che fine abbia fatto il brasiliano.
“Baggio è una leggenda creata dal sentimento popolare, che ne ha mitizzato le gesta e il valore. In realtà non è il campione si pensa sia stato”. Sì, ok: Mancini era il vero campione. Contento?
“Del Piero è diventato un peso, ormai trascina la gamba anche in serie B”. Del Piero quell’anno segnerà 20 gol chiudendo capocannoniere, per poi confermarsi capocannoniere anche in serie A l’anno dopo con 21 reti.
“Fra Milito e Amauri, scelgo Amauri”.
“Drogba è un centravanti un pò sopravvalutato: altre big d’Europa hanno di meglio in squadra”. Oh yes!
“Eto’o è zoppo, non corre più, e il Barcellona vuole sbolognarlo a tutti i costi!”. Nei successivi due anni a Barcellona, Eto’o segnerà più di 50 gol risultando per la seconda volta decisivo in una finale di Champions League.
“Lippi ha vinto il Mondiale grazie all’arbitro che ha fischiato un rigore inventato su Grosso” (concetto ripetuto ad oltranza). L’affermazione tipica del giornalista (anti-Lippi) medio e miope, o del tifoso con le stesse caratteristiche. Questo non tanto perchè riduce il tutto ad un episodio, quanto semplicemente per il fatto che Rossi dimentica l’espulsione inventata di Materazzi proprio contro l’Australia, e che prima di quel penalty il risultato era in parità, non a vantaggio degli australiani.
Eh, ma se dobbiamo sparare le perle dei giornalisti sportivi non finiamo più… Io cito solo quella di Bargiggia che, parlando del mercato dell’Inter a inizio stagione l’aveva definito pessimo e masochista “perché non si può cedere Acquafresca per prendere Milito”…
Comunque anch’io sono per Roberto Mancini vero genio del pallone e Roberto Baggio sopravvalutato.
E’ vero, ma non tutti i giornalisti si spacciano continuamente per massimi esperti e conoscitori di calcio perchè ci lavorano da cinquant’anni, a differenza di noi poveri pezzenti.
Penso anch’io che Mancini fosse davvero forte, ma non concordo su Baggio, che senza l’ausilio delle due ginocchia è stato decisivo in due Mondiali, nella conquista di una Uefa con la Juve, e di una vittoria sfiorata, sempre in Uefa, con Lippi. Poi gli acciacchi continui e l’integralismo di Capello l’hanno limitato, ma certe giocate di Baggio le ho viste fare a pochi. Riguardati ad esempio il gol fatto a Van Der Sar a Torino quando giocava nel Brescia. Recentemente ho sentito fare da Caressa un paragone Totti-Baggio – ovviamente a vantaggio di Totti – con delle argomentazioni che mi han fatto rabbrividire.
Baggio è stato l’emblema del giocatore di classe ma concreto, decisivo. Da un lato forse lo si è mitizzato troppo, ma secondo me è stato davvero grande.
Sì, sì: non dico mica che non fosse forte, ma si è mitizzato troppo. E poi in tutte le squadre in cui ha giocato ha litigato con l’allenatore andandosene sbattendo la porta, e se una volta può capitare quando capita sempre non può essere sempre colpa degli altri. E’ probabilmente anche per questo che ormai è fuori dal calcio: perché sta sulle balle a troppi.
Caressa è romanista, e non ci si può far nulla…
sig. rossi w ZANETTI E CAMBIASSO
tridente mitico per franco rossi: 9)centravanti del S.Gallo 10)caniggia Leonzi 11)Tescari
Altre perle di Franco Rossi:
“Cuper è il miglior acquisto di Moratti dopo Ronaldo”
La coppia di centrocampo Brighi-Tudor è meglio di quella Davids-Tacchinardi”
“Grosso non ti fa vincere nulla!!!”
“Burdisso è meglio di Cannavaro”
“Dire che l’Inter può vincere la Champions è come dire che l’Atalanta può vincere il campionato”
Nel 2006 “L’Italia farà fatica a superare gli ottavi è troppo scarsa”
Sempre 2006 “Nessun allanatore di club ha mai vinto il mondiale, è matematico che l’Italia non vincerà, Lippi non ha esperienza internazionale”
Nel 2010 “Il Milan farà fatica ad arrivare in Uefa”
Direi che si commentano da sole, se me ne vengono in mente altre le aggiungo…
Eh, ma col senno di poi è troppo facile… Bisogna metterle all’indice subito, appena dette.
Indubbiamente, però visto che se la mena da matti sul fatto che è un grande competente di calcio, forse dovrebbe darsi un pò una regolata invece di continuare a sparare giudizi e pronostici che sembrano delle sentenze. Anche perchè di idiozie come quelle che ho riportato, negli anni ne ha dette così tante che ci si potrebbe riempire un conteiner.
Tra l’altro, lui ha la fastidiosa abitudine di sottolieare sempre le volte in cui ha ragione, di ricordare che aveva predetto una cosa prima che accadesse. Lo fa spesso anche Alfredo Pedullà, e trovo sia una cosa davvero insopportabile.
sono di salerno e sono indignato dalle affermazioni di questo giornalaio di nome franco rossi,ha detto che marotta può andare solo a salerno bassezza di società!!!!!!! come si permette questo individuo […]
Alfonso, ho tagliato gli insulti che rivolgi a Rossi perché non mi pare proprio il caso di dimenticare la buona educazione per far valere il proprio punto di vista. Peraltro, il sito di Franco Rossi è dotato di forum in cui puoi rivolgere direttamente a lui le tue parole: http://forum.francorossi.com/
Nel Forum di Franco Rossi non esiste contraddittorio, neppure minimo. Se provi a scrivere una sillaba a lui non gradita ti banna senza nemmeno pensarci.
Un tizio gli aveva chiesto in maniera del tutto normale e pacifica se non pensava che il Man City di Mancini stesse stentando troppo in Champions visti tutti i soldi spesi negli ultimi anni.
La prima risposta di Rossi è stata “ma lascia perdere”; al che quello, sempre con educazione, ha provato a definire il discorso. A quel punto Rossi ha cancellato la discussione.
Il “chiedilo a Franco” è davvero insopportabile. Sembra quasi che pretenda di essere trattato come un oracolo che si abbassa ad ascoltare la stupide parole degli ignoranti gli scrivono.
In realtà il suo forum non l’ho mai letto, proprio per l’atteggiamento che tiene nei confronti dei lettori. Non sei il primo che mi racconta episodi di questo genere. E a quanto pare ha più o meno lo stesso atteggiamento anche di persona in occasioni non ufficiali. Cosa peraltro comune a tanti altri giornalisti sportivi della nostra tv.
Speriamo almeno non intervenga qui per ordinare la cancellazione con rettifica di questi commenti, cosa che fra poco – pare – sarà possibile fare.
Non si abbasserebbe a tanto. O forse sì… Ma mi farebbe ridere vederlo obbligato a fare lo stesso con le cose che scrive su presidenti e allenatori…
Certo che però quest’ultima pensata è assurda, non trovi? E’ un’inaccettabile limitazione della libertà di espressione e ideologica. Perché non imporre le stesse regole anche alla carta stampata allora? Sì beh, il perché in realtà c’è.
Mi chiedo se sarà possibile scrivere recensioni senza che i diretti interessati che non gradiscono i giudizi espressi ne impongano la modifica. Non ho ancora capito fino a che punto potrà spingersi la censura.
Come sempre, io evito di fasciarmi la testa prima di essermela rotta. Non c’è dubbio però che si tratta di una norma ridicola, ma non è neanche una questione di libertà di espressione: è una questione di Legge. Non è possibile che sia il diretto interessato, senza l’avvallo di un giudice, a stabilire definitivamente di essere stato diffamato. A livello di recensioni cinematografiche, comunque, si potrebbe finire molto facilmente a non poter più pubblicare nulla di cinema italiano.
Non ho letto bene tutto, quindi non ho capito se in teoria sarebbero toccabili solo gli interventi che tirano in ballo direttamente la persona o se uno non avrebbe più la libertà di scrivere “questo è un brutto film” senza correre il rischio di dover cancellare tutto e rettificare (rettificare come? Scrivendo scusate se avevo scritto che il film è brutto, mi è stato detto di scrivere che è bello). Spero almeno che la seconda ipotesi sia da escludere.
Per definizione non si può diffamare un oggetto, quindi se uno scrive che il tal film è brutto nessuno può dirgli niente (a meno che la legge non copra anche reati diversi dalla diffamazione, non saprei). Viceversa, se dovesse scrivere che il tal attore recita male allora potrei incorrere nell’intimazione di rettifica. A quanto ho capito la rettifica dev’essere proposta dal diffamato e pubblicata integralmente e senza alcuna aggiunta e/o modifica, e deve arrivare dal diffamato o dal suo avvocato, ovviamente non la si può fare per interposta persona: il distributore italiano non può intimarmi la rettifica di un articolo in cui parlo male di Nicolas Cage. Però mi chiedo se questa rettifica andrebbe a sostituire l’intero articolo o solo il passo ritenuto diffamatorio. Senza contare che non è ancora stato chiarito quali sono i siti interessati dalla legge, così come ci sono ancora molti punti oscuri sul suo funzionamento e la sua applicazione. Vedremo quando sarà approvata e presentata dalla Gazzetta Ufficiale. Certo, però, che sto già ridendo in previsione del momento in cui troverò un sito religioso in cui si dice che chi non crede in Dio brucerà all’inferno e potrò scrivegli dicendomi diffamato avendo la Legge dalla mia…
Certo che inglobare nel concetto di diffamazione un giudizio negativo su una prestazione recitativa (purché non sia offensivo o ribalti aspetti oggettivi) mi parrebbe una forzatura bella e buona.
Andrò a leggermi bene cosa intenda la Legge per diffamazione, perché a mio modo di vedere se io scrivo che Tizio recita fuori parte o sopra le righe o male, mi spiace, ma sto esprimendo un giudizio su una fattispecie opinabile per definizione, non sto diffamando nessuno. Cosa che invece farei se scrivessi che Tizio ha ottenuto la parte in modo losco senza che ne abbia le prove. Ma tanto da quel che ho capito (anche se appunto tutto è ancora in fase di definizione), persino citare le fonti non sarebbe sufficiente.
Fosse così siamo tornati ai tempi della censura di regime, solo che questa è peggiore perché qualunque pirla o farabutto potrebbe imporla di suo pugno.
E’ proprio questo il punto. Non si tratta più di accertare il reato e punirlo, ma dare automaticamente ragione a chi ritiene di aver subito un torto. Non fa nulla se ciò che scrivi non è diffamatorio: se il soggetto si ritiene diffamato e ti intima di pubblicare la smentita tu sei obbligato a pubblicarla. Solo in un secondo momento puoi andare per vie legali per vedere riconosciute le tue ragioni e quindi reinstaurare la versione originale. E’ una cosa folle anche solo a pensarla.