Libertà
Scritto da Alberto Cassani venerdì 2 aprile 2010
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Il tema della puntata di oggi è molto impegnativo, ma devo farlo precedere dalla lettura di una sentenza molto significativa […] che risale agli anni ’70 del Novecento, quando la Corte Suprema degli Stati Uniti autorizzò due dei più autorevoli quotidiani del Paese – il New York Times e il Washington Post – a continuare la pubblicazione di alcuni documenti, detti “Pentagon Papers”, dove venivano raccontate le vere ragioni dietro la guerra del Vietnam.
I giudici della Corte Suprema ritennero che il diritto alla libertà di stampa dovesse prevalere su qualsiasi considerazione intesa a bloccare la pubblicazione delle notizie. In particolare il giudice Hugo Black, valoroso costituzionalista ed estensore della sentenza, scrisse: «Oggi, per la prima volta nei 192 anni trascorsi dalla fondazione di questa Repubblica, viene chiesto alla Corte Federale di affermare che il Governo può impedire la pubblicazione di notizie importanti per il popolo di questo Paese. Non è possibile. La stampa deve servire ai governati, non ai governanti. Il potere del Governo di censurare la stampa è stato abolito perché la stampa rimanesse per sempre libera di censurare il Governo».
Dedico questa sentenza a quelli che, qua e là, si riempiono la bocca con la parola “Libertà” senza sapere bene che cosa significhi.
Corrado Augias, Le Storie – Diario italiano, 15 Marzo 2010.
La bella che è addormentata
ha un nome che fa paura
libertà libertà libertà
A Pasquì, io nun c’ho voja de famme prete pe’ salvà la pelle… Tantomeno finir al patibolo… Non si potrebbe cacciare il Duce e continuare con la Democrazia?