Cinema. Festa Internazionale di Roma

Scritto da Alberto Cassani giovedì 27 settembre 2007 
Archiviato in Festival

Hanno presentato oggi il programma della seconda edizione del Festival di Roma, e devo dire che anche se quest’anno non ci sono film che suscitano in me particolare interesse come invece capitò l’anno scorso con “This is England” e “Azur e Asmar“, la lista delle pellicole che avremo modo di vedere da qui ad un paio di settimane non è male.
Coppola, Soldini, Sean Penn, Susanne Bier, ma anche Lumet, Redford, Gavin Hood, Julie Taymor… ah sì, e anche il brasatissimo Dario Argento

Mi sembra evidente il tentativo degli organizzatori di valorizzare un po’ di più il Concorso con la presenza di registi come Hector Babenco, Carlo Mazzacurati e Terry George. L’anno scorso il concorso non se l’era filato nessuno, penso che se non ci fosse stato il pubblico neanche se ne sarebbe accorto.

Quello che però mi spaventa un po’, nell’attesa di trasferirmi nuovamente nella Capitale, è il modo in cui saranno gestiti i giornalisti. Nel 2006, essendo questa una “festa per il pubblico” e avendo deciso solo all’ultimo di avere delle proiezioni riservate alla stampa, i giornalisti hanno finito per essere trattati in maniera indecente.
Innanzi tutto la sala stampa era ricavata da uno dei guardaroba dell’Auditorium, con molti computer riservati a determinate testate e quindi poco spazio per gli “indipendenti.
Poi alcune delle sale messe a disposizione per le proiezioni per la stampa avevano non più di 150 posti a fronte di oltre 1.500 giornalisti accreditati (ricordo ancora bene le gomitate che ci si è scambiati per entrare in sala a vedere “The Hoax” con Richard Gere, e nell’occasione il sottoscritto riuscì clamorosamente ad occupare l’ultima poltrona disponibile).
Le interviste si svolgevano solitamente in centro città, quando l’Auditorium è nel vecchio villaggio olimpico e il traffico romano non è propriamente un avversario facile.
Infine, con chiunque tu parlassi dei ragazzi che lavorano all’auditorium, era praticamente impossibile imbatterti in qualcuno che avesse le risposte alle domande che gli ponevi.

Staremo a vedere, insomma, se hanno capito gli errori commessi e sono stati capaci di correggerli, permettendoci così di lavorare in maniera decente. Già il fatto che rispetto a 12 mesi fa il Festival parta una settimana dopo e abbia in programma decisamente meno film è una bella cosa. In ogni caso, il colpo grosso dell’anno scorso di presentare in anteprima mondiale la pellicola che ha poi vinto l’Oscar come miglior film, mi sa che quest’anno agli organizzatori non riuscirà…

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