Cinque cose da evitare se volete scrivere una fiction sorprendente

Scritto da Alberto Cassani venerdì 1 ottobre 2010 
Archiviato in Quelli che scrivono...

Nel suo blog tra le pagine del sito del Sole 24ore, il romanziere Sandrone Dazieri scrive un po’ di tutto. Dopo la recente visione del pilot del telefilm The Event, ma con nella mente anche le brutture degli orrendi FlashForward e Persons Unknonw (lui cita anche Happy Town, ma io non l’ho mai visto), lo scrittore cremonese stende queste cinque regolette semiserie sulle cose da evitare per scrivere una racconto di televisione seriale sorprendente. Regolette semiserie ma che in realtà sarebbe bene tenere in considerazione. Invece, alle volte pare che gli autori si impegnino per fare proprio l’esatto contrario…

  1. La costruzione della vicenda tutta attraverso flashback e flashforward. Se il plot è palloso messo in modo cronologico, lo rimane anche se è spezzettato a tal punto che lo spettatore deve prendere appunti.
  2. Una setta segreta con scopi vagamente inspirational (salveremo il mondo, cambieremo il mondo) e lo sguardo rivolto per lo più al cielo. Costruite cattivi che vogliono fare cose cattive per i soldi: è così che vanno le cose di solito.
  3. I personaggi che sanno tutto, ma non lo dicono per un qualche migliaio di puntate. Che i protagonisti si comportino come farebbe qualsiasi persona di buon senso: li prendano a calci finché non sputano tutto.
  4. I presidenti neri, franchi e democratici. Un bel presidente stronzo, magari anziano e biondo, sarebbe una novità apprezzata.
  5. I finali ambigui che provocano infinite discussioni sui blog (erano tutti vivi, erano tutti morti). Siate didascalici per favore: i fan con la bava alla bocca non li reggiamo più.

In risposta ai commenti dei suoi lettori, Sandrone specifica meglio la seconda regola:

Diciamo allora che voglio delle motivazioni quantomeno plausibili. La religione va benissimo considerando come va il mondo, purché non siano gli illuminati dai capelli lunghi alla Persons Unknown o il fumo nero. Ma nemmeno la chiesa cattolica che vuole uccidere gli scopritori del quinto rotolo del Mar Morto…

In realtà anche la prima regola, quella dei flashback, meriterebbe qualche specifica in più, perché ad esempio Memento è un film con una sceneggiatura decisamente normale che ha la sua forza proprio nella cronologia inversa con cui la storia è raccontata, però come regola generale è comunque valida, soprattutto in televisione.

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Commenti

2 risposte a: “Cinque cose da evitare se volete scrivere una fiction sorprendente”

  1. Spaceodissey ha scritto venerdì 7 gennaio 2011 15:41

    Sì, ma Memento dura 90′ (e dopo 30′ diventa pallosetto) qui si parla di serial televisivi, appunto.

  2. Alberto Cassani ha scritto sabato 8 gennaio 2011 14:09

    Be’, “Memento” diventa noioso nel momento in cui lo spettatore comincia a intuire come stanno le cose. Poi tutto ti sembra un modo artificioso per tirare la corda prima di arrivare alla soluzione.

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