The Oscar Race 2007
Scritto da Alberto Cassani sabato 22 dicembre 2007
Archiviato in Cinema d'attualità
Molti preferiscono aspettare i risultati dei Golden Globe prima di sbilanciarsi, molti aspettano la notifica delle nomination per provare a predire i vincitori. Io voglio farmi del male e provare a predire quali saranno i film che otterranno la nomination all’Oscar in alcune delle categorie più importanti.
Ho cercato di anticipare quelle che saranno effettivamente le scelte dell’Academy, anche se in un paio di occasioni non sono riuscito a trattenermi dal segnalare i miei preferiti. Come direbbe Rino Tommasi, questo è il mio personalissimo cartellino…
Miglior film: “Espiazione” di Joe Wright, “Non è un paese per vecchi” dei fratelli Coen, “Sweeney Todd” di Tim Burton, “Il petroliere – There Will Be Blood” di Paul Thomas Anderson, “Juno” di Jason Reitman.
Miglior regia: Joe Wright per “Espiazione“, i fratelli Coen per “Non è un paese per vecchi”, Tim Burton per “Sweeney Todd”, Paul Thomas Anderson per “Il petroliere – There Will Be Blood”, Julian Schnabel per “Lo scafandro e la farfalla“.
Miglior attore protagonista: Tommy Lee Jones in “Nella valle di Elah“, Daniel Day Lewis in “Il petroliere – There Will Be Blood”, James McAvoy in “Espiazione“, Johnny Depp in “Sweeney Todd”, Emile Hirsch in “Into the Wild“.
Miglior attrice protagonista: Ellen Page in “Juno“, Marion Cotillard in “La Vie en Rose“, Keira Knightley in “Espiazione“, Amy Adams in “Come d’incanto“, Julie Christie in “Away from Her”.
Miglior attore non protagonista: Casey Affleck in “L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford“, Javier Bardem in “Non è un paese per vecchi”, Tom Wilkinson in “Michael Clayton“, Philip Seymour Hoffman in “La guerra di Charlie Wilson”, Albert Finney in “Onora il padre e la madre – Before the Devil Knows You’re Dead“.
Miglior attrice non protagonista: Meryl Streep in “Leoni per agnelli“, Cate Blanchett in “Io non sono qui“, Julia Roberts in “La guerra di Charlie Wilson”, Tilda Swinton in “Michael Clayton“, Amy Ryan in “Gone Baby Gone“.
Miglior sceneggiatura originale: Diablo Cody per “Juno“, Kelly Masterson per “Onora il padre e la madre – Before the Devil Knows You’re Dead“, Tony Gilroy per “Michael Clayton“, Steven Knight per “La promessa dell’assassino“, Tamara Jenkins per “La famiglia Savage”.
Miglior sceneggiatura non originale: Christopher Hampton per “Espiazione“, i fratelli Coen per “Non è un paese per vecchi”, John Logan per “Sweeney Todd”, Aaron Sorkin per “La guerra di Charlie Wilson”, Paul Thomas Anderson per “Il petroliere – There Will Be Blood”.
Miglior film in lingua straniera: “Persepolis” di Vincent Paronnaud & Marjeane Satrapi, “4 mesi 3 settimane 2 giorni” di Christian Mungiu, “Lussuria” di Ang Lee, “Caramel” di Nadine Labaki, “Mongol” di Sergei Bodrov.
Miglior lungometraggio d’animazione: “I Simpson – Il film” di David Silverman, “Ratatouille” di Brad Bird, “Beowulf” di Robert Zemeckis.
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Commenti
19 risposte a: “The Oscar Race 2007”
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Secondo me Scott prende la nomination per la regia di “American Gangster”, e non escludo nemmeno quella per il miglior film, anche se meno probabile.
Inoltre prevedo una nomination a Sean Penn per “Into the Wild”.
“Into the Wild” meriterebbe, ma Sean Penn non è uno che si fa mai promozione, e queste cose agli Oscar contano. Questo non è “Dead Man Walking”, per cui penso avrà molta meno considerazione dall’Academy, come infatti non ne ha avuta alcuna ai Golden Globe.
Il film di Scott l’ho tenuto in ballottaggio fino all’ultimo, ma le recensioni degli altri film sono nettamente migliori. Diciamo che la nomination di “Juno” è in forse, ma se salta salta per “La guerra di Charlie Wilson”. Però c’è anche il film di Paul Thomas Anderson che pare molto particolare (come sempre) e quindi non è detto che piaccia. Scott lo vedo in settima posizione, quindi.
Sì, “American Gangster” non dovrebbe prendere la nomination, ma credo che Scott abbia buone possibilità di prendere quella per la regia, se non altro perchè si chiama Ridley Scott.
Su Penn hai ragione, ma non si sa mai. Io ci credo abbastanza.
Negli ultimi anni, c’è sempre stato uno dei film nominati che non ha avuto la nomination per il regista. “Juno”, essendo una commedia, sembra il più a rischio, ma prima di Ridley Scott penso venga Mike Nichols per “La guerra di Charlie Wilson”. Ma staremo a vedere… In ogni caso, se lo sciopero degli sceneggiatori non finisce in tempo, avremo una cerimonia degli Oscar davvero triste…
Sì, il discorso che fai è più che plausibile. Diciamo però che metto Scott e Penn non troppo distanti da Nichols per la nomination per la regia. Poi dipenderà dai ragionamenti che verranno fatti dagli addetti ai lavori e dalle influenze esterne. Ma Sean Penn potrebbe strappare una nomination per la regia in riparazione a quella (quasi sicuramente) mancata dal suo comunque (globalmente) apprezzato film.
Per Scott invece potrebbe contare il blasone, che spesso fornisce una marcia in più a certi cineasti nei confronti di taluni concorrenti anche bravi. Certo, solitamente in questi casi la nomination va di pari passo con quella al film, anche laddove questo sia più altisonante che bello (vedi Scorsese con “Gangs of New York”). Però Scott ottenne la candidatura (giustamente, secondo me) per la regia di “Black Hawk Down”, senza che il film ne ricevesse altre al di fuori di quelle per gli effetti sonori e visivi. Potrebbe riuscirci una seconda volta, anche perchè ai tempi del Gladiatore gli negarono clamorosamente la statuetta per darla a Soderbergh. Scandalo!
Ma quale scandalo? Han fatto bene, han fatto…
Ma dai, “Il Gladiatore” è un bello spettacolo grazie alla regia di Scott (e il montaggio di Scalia), che in un certo senso ha fatto scuola. Nonostante il bravo Russell Crowe, con un regista meno capace non sarebbe venuto fuori lo stesso film. Soderbergh è bravo, ma non mi sembra che con “Traffic” abbia fatto meglio di lui. E’ che la giuria si è lasciata incantare dai due diversi stili di fotografia che ha usato. Oppure, più semplicemente, dal momento che Soderbegh aveva addirittura due nomination per la regia, non poteva non vincere…
Diciamo che “Traffic” avrebbe potuto prendere la statuetta per il miglior film e Scott quella per la regia. Fosse andata così avrei condiviso la scelta già di più…
Di solito non discuto il signor Scott, al quale dobbiamo rendere onore per diversi film che non sto qui a elencare, ma con “Il gladiatore” non poteva competere con “Traffic”, assolutamente. Credo che la nomination allora gli sia stata attribuita solo a furor di popolo, e fu gia’ troppo.
Scusate, nel commento precedente non ho messo il mio nome…
Cioè, Sebastiano, secondo te Scott non meritava neppure la nomination per la regia de “Il Gladiatore”? Beh, permettimi di dissentire un attimino, perchè a livello registico il signor Ridley Scott ha dato nuova veste a quel genere di film, che non a caso è già un classico spesso scopiazzato (proprio a livello visivo, registico). Cioè, il film ‘epico’ Anni 2000 è “Il Gladiatore”, probabilmente rappresenterà in questo secolo ciò che “Ben Hur” è stato in quello scorso (non li sto paragonando, bada bene). Non mi puoi dire che per quel tripudio estetico che hai visto nelle due ore e mezza di proiezione Scott non meritava NEPPURE la nomination… maddaaaaai…
Eppoi, scusa, Soderbegh ha ricevuto una doppia candidatura con “Erin Brokovich”, e mi dici che Scott ha preso la sua a furor di popolo ma non la meritava? Mah…
Hai detto giusto: tripudio estetico. Infatti non nascondo che il film lo vidi due volte nello stesso weekend.
Non sto discutendo “Il gladiatore” in se’.
Resto dell’idea che i film da oscar siano ben altri, perche’ se cosi’ non fosse, Spielberg ne avrebbe uno ogni anno dal 1980 circa, mentre invece, giustamente, i suoi premi se li e’ dovuti sudare.
Ok, dici bene. Un film non è solo estetica, ma è estetica adattata alla narrazione, al tipo di film che stai facendo. Talvolta la tecnica registica, anche se pregevole, può risultare inutile o fuori luogo. Ma non è il caso del “Gladiatore”, dove lo stile e le soluzioni tecniche di Scott esaltano al massimo ciò che viene mostrato, narrato, in modo persino innovativo; cosa che ad esempio non succede ne “Le Crociate”, sempre di Scott. Non a caso il primo film è un modello, un’icona, e il secondo no.
Quindi, parlando di nomination per la miglior regia (non per il film), ritengo che Scott l’abbia meritata senza discussioni e non avrebbe rubato nulla se avesse vinto, mentre sono d’accordo che a livello di film fatto e finito, “Traffic” poteva valere di più, poteva strappare l’Oscar a “Gladiator”. Io avrei invertito i premi.
Fra l’altro ricorda che il vero film da Oscar di Spielberg fu “Salvate il soldato Ryan”. Vinse soltanto la statuetta per la regia.
Volendo fare i pignoli, l’Oscar al miglior regista dovrebbe andare a chi ha saputo sfruttare al meglio il materiale a sua disposizione, a prescindere dal livello di questo. Invece, l’Oscar al miglior film dovrebbe andare alla pellicola riuscita complessivamente meglio.
Diciamo che allenare una grande squadra e portarla in Europa è più facile che qualificarsi con una provinciale: chi vince lo scudetto è la squadra migliore, chi cava sangue dalle rape è l’allenatore migliore. Al cinema è la stessa cosa, sulla carta.
Amen fratelli!
Direi che ormai ci siamo capiti!!
E buon anno, almeno al cinema!!
E come no? Tra poco torna John Rambo… Siamo in una botte di ferro…
Buon anno anche a te, Sebastiano. Eppoi noi qui si discute da persone civili, no? Tanto a me Scott non mi dà una lira lo stesso…
Comunque il discorso di Alberto è giustissimo. Tant’è che ritengo che in altre mani “Il Gladiatore” avrebbe corso il rischio di venir fuori una baracconata. Di film belli di questo genere, non è che ne vengon fuori come i funghi. E’ per questo che sostengo che lui l’ha reso un gran film da vedere. Certo i mezzi a disposizione, ovvero i soldi, erano tanti…
Poi Alberto, tu mi insegni che se il materiale di partenza è scarsotto, può dirigere anche il Padre Eterno ma non ne caverà mai fuori un film da Oscar.
John Rambo… bello! Ho visto il trailer, brutto come pochi altri al mondo. Però “piuttosto che vivere per niente, è meglio morire per qualcosa”… Dai, solo questa frase mi porta al cinema!
tu mi insegni che se il materiale di partenza è scarsotto, può dirigere anche il Padre Eterno ma non ne caverà mai fuori un film da Oscar.
Se uno ha a disposizione solo materiale scarso no, non ne ricaverà mai fuori nulla di buono. Ma se ha ad esempio una bella sceneggiatura, una buona troupe comunque non esagerata ma dei pessimi attori, può lavorare sugli attori fino a renderli decenti e meritarsi così a nomination. Guarda Virzì, in Italia: sa dirigere benissimo gli attori ma tutto il resto nei suoi film di solito è piatto, però tra David e Nastri d’Argento non manca mai…
L’Academy ha annunciato oggi la shirtlist di nove titoli che correranno per la nomination al film in lingua straniera, e a sorpresa ha escluso “4 mesi, 3 settimane, 2 giorni”. Io l’avevo inserito tra le nomination ma sono contento sia stato scartato, visto che l’ho trovato un filmetto sopravvalutato.
La cosa clamorosa è che dei 5 da me citati, è passato solo “Mongol”: hanno scartato anche “Persepolis” e Ang Lee, ma in compenso hanno promosso “La sconosciuta” di Tornatore. A questo punto “L’età barbarica” di Arcand e “12” di Nikita Mikhalkov hanno una possibilità.
Beh, alla fine ne ho presi 28 su 48: il 58%. Non male: se ci avessi scommesso sopra avrei portato a casa dei bei soldini.
Curioso che ho preso sempre 3 o 4 previsioni su 5 per ogni categoria, tranne il film straniero con solo una…