La scomparsa della critica

Esperto di mezzi di comunicazione di massa, Livio Balestri tiene sul sito del Guerin Sportivo una rubrica fissa – Telecommando – in cui racconta e analizza il modo in cui televisioni e giornali si sono occupati di sport nella settimana appena passata. In occasione degli Europei di basket appena conclusi si è lasciato andare a una disamina piuttosto amara e sopratuttto amareggiata sul modo in cui in Italia si scrive della nazionale. Non solo quella di pallacanestro ma anche quella di calcio. Ovviamente Balestri ha poi esteso il discorso a tutta la stampa sportiva, ma non è difficile capire quanto sia centrato anche se lo si traspone nell’ambito della critica cinematografica.

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Tre colori: rosso, blu e giallo

Adesso che il Festival di Venezia 2011 (e con esso probabilmente l’era Müller) sta arrivando a conclusione, si può cominciare a tirare le somme su alcuni aspetti della sua organizzazione. Quello che più interessa un blog come questo Diario è la gestione degli accrediti, in particolare quelli stampa. La questione è presto sintetizzata ma difficilmente comprensibile a chi non calpesta le strade del Lido in questo periodo dell’anno: per volere delle case di produzione e distribuzione, il direttore Marco Müller è stato costretto negli ultimi anni a organizzare due proiezioni al giorno dei film in concorso riservate esclusivamente ai giornalisti accreditati per i quotidiani (dotati di pass di colore rosso) e anticipate rispetto a quelle per gli altri accreditati stampa (divisi in pass blu e pass giallo). Quest’anno Müller ha deciso di eliminare questa separazione e riunire di nuovo tutti gli accreditati stampa nella stessa proiezione. Leggi tutto il post