Sottovalutare lo spettatore abituale
Scritto da Alberto Cassani lunedì 15 agosto 2011
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Ogni tanto mi capita, nello scrivere una recensione, di fare riferimento allo “spettatore abituale”. Molto più spesso mi capita di pensarci, mentre vedo un film o mentre rifletto su ciò che ho appena visto. Lo spettatore abituale, com’è ovvio dall’espressione, è una persona abituata a vedere film. Non necessariamente un cinefilo, magari qualcosa di simile a chi negli Stati Uniti viene definito semplicemente “moviegoer”, colui che va al cinema. In ogni caso, una persona abituata allo spettacolo cinematografico e di conseguenza al suo linguaggio e alle sue regole, pur senza realmente conoscerle nel dettaglio. Per dirla brutalmente, se anche non avessimo studiato a scuola la legge della gravità di Newton, sapremmo comunque che un oggetto lasciato cadere cade a terra invece che verso l’alto. Lo spettatore abituale sa, molto spesso, che se in un film succede una certa cosa è per quella determinata ragione, anche se quasi mai sa perché è così. Leggi tutto il post
Manca il titolo
Scritto da Alberto Cassani lunedì 2 maggio 2011
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La Tramp limited, società che produce il nuovo film di Ficarra & Picone, in merito al titolo del lungometraggio (inizio delle riprese il prossimo 6 giugno a Torino) comunica che il titolo non è ancora stato scelto. La puntualizzazione si è resa necessaria dopo che alcune agenzie di stampa hanno annunciato che il quarto film di Ficarra e Picone si sarebbe chiamato Ancora non c’è.
«Si trattava di una nostra dichiarazione – dicono i due attori – che abbiamo rilasciato in alcune interviste, in cui ci chiedevano il titolo del nostro prossimo film. A questa domanda abbiamo risposto candidamente “il titolo ancora non c’è”. Da qui forse l’equivoco».
Senza parole.
Come si scrive un articolo di critica
Scritto da Alberto Cassani mercoledì 27 aprile 2011
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Nel biennio 1994/95, la Annenberg Learner realizzò una lunga serie di interviste a un centinaio tra i migliori professionisti del giornalismo statunitense, producendo una serie di video dedicati agli studenti universitari e delle scuole superiori, ma adatti anche agli adulti che vogliono farsi una cultura sull’argomento. Lo scopo era di insegnare agli spettatori non tanto come funziona il mondo del giornalismo, quanto come si deve affrontare correttamente il lavoro di giornalista. Leggi tutto il post
I have no mouth, and I must scream
Scritto da Alberto Cassani sabato 16 aprile 2011
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Nel numero di febbraio 2010, la rivista Esquire pubblicò un interessante articolo di Chris Jones su come Roger Ebert si era rimesso al lavoro dopo l’ennesima operazione dovuta al cancro alle ghiandole salivari cui era affetto. Al di là dello sguardo ravvicinato sul suo modo di lavorare e sull’amore che il critico del Chicago Sun-Times nutre per il cinema, forse la cosa che più colpì i lettori di Esquire era la fotografia a tutta pagina di Ebert provato completamente dell’osso mascellare. La foto è quella che trovate qui a fianco.
A causa delle operazioni subite, Ebert ha perso la capacità di mangiare e bere e – soprattutto, per uno che lavorava in televisione – di parlare. Leggi tutto il post
Prima regola: mai fidarsi
Scritto da Alberto Cassani venerdì 1 aprile 2011
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E’ ormai qualche anno che le testate più o meno giornalistiche e più o meno seriose hanno preso la malsana abitudine di inserire nella loro uscita del primo aprile delle notizie false, per fare uno scherzo ai lettori e giocare con loro. “Malsana” perché se non adeguatamente pubblicizzata come scherzo, la notizia rischia di essere presa sul serio. Leggi tutto il post
L’indipendente
Scritto da Alberto Cassani venerdì 4 marzo 2011
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Da Signore e Signori di Pietro Germi (1966).
Sugli editori a pagamento
Scritto da Alberto Cassani martedì 22 febbraio 2011
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Come aveva ben spiegato Mark Twain, ci sono molti motivi per cui i giovani faticano a trovare spazio nel mondo dell’editoria, non solo in quello della critica cinematografica. In questi ultimi anni, uno spazio alternativo di espressione è stato offerto dagli editori a pagamento e da quelli on-demand. Per quanto si tratti di due tipi di editori abbastanza diversi come impostazione (i primi guadagnano grazie all’autore, i secondi grazie alle vendite), hanno molti punti in comune. E presentano praticamente gli stessi pericoli per gli autori inesperti.
Per quanto siano una risorsa che molto raramente può interessare chi si occupa di critica cinematografica, vale comunque la pena di affrontare l’argomento perché può ugualmente offrire spunti interessanti per capire meglio in che tipo di situazione si può venire a trovare l’esordiente che si affaccia nel mondo dell’editoria. E’ un argomento di cui a dir la verità si è parlato spesso un po’ dappertutto, nell’ultimo paio d’anni. Per affrontarlo ho deciso di riprendere un post che Elvezio Sciallis ha pubblicato nel suo bel blog, Malpertuis, verso la metà di ottobre 2010, raccontando la sua personale esperienza con gli editori a pagamento in modo da dare alcuni preziosissimi consigli a chi affronta l’ambiente per la prima volta. Leggi tutto il post
Decalogo (doppio) per giovani critici
Scritto da Alberto Cassani mercoledì 2 febbraio 2011
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Non sono pochi i giovani, studenti o laureati, che in questi anni mi hanno rivolto la domanda: come si diventa critici di cinema? Mi venne in mente così – un po’ sul serio, un po’ per scherzo – di buttar giù un decalogo per giovani critici. Poiché il dieci non mi bastava, ho raddoppiato.
- Leggere. Di tutto: romanzi, saggi, biografie, giornali, riviste. E libri sul cinema. Leggi tutto il post
CineFile e il mondo della televisione
Scritto da Alberto Cassani giovedì 20 gennaio 2011
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Non si può negare come, in questi ultimi anni, la qualità delle produzioni televisive seriali sia notevolente aumentata, così com’è aumentato l’interesse del pubblico nei loro confronti. Così, abbiamo deciso che è giunto il momento che anche CineFile si dedichi al mondo della Tv.
Non potevamo proprio più aspettare, era diventato impossibile continuare a ignorare certi prodotti televisivi e l’interesse che hanno suscitato nel pubblico di tutto il mondo. Ma parlare di televisione su CineFile non ci sembrava giusto. Innanzi tutto perché l’idea costrastava con l’anima del sito, e poi perchè sarebbe stato troppo complicato trovare il giusto spazio su queste pagine da dedicare alle serie televisive. La soluzione più ovvia era dividere CineFile in canali tematici. Leggi tutto il post
Pochi ci seguono, alcuni ci controllano
Scritto da Alberto Cassani martedì 4 gennaio 2011
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Scrivendo di cinema soprattutto su internet, alle volte mi chiedo quanti lettori io davvero abbia. Che tipo di lettori abbia. E quanto io possa davvero influenzare le loro abitudini cinematografiche, quanta considerazione io abbia ai loro occhi. Il mio amico Mattia Nicoletti ama ripetere «nel mio piccolo, quando scrivo una recensione sposto dei soldi.» Ma lui scrive su Metro, per cui avendo un pubblico molto più vasto è più facile che trovi qualcuno che si lascia davvero guidare dalle sue recensioni. Su internet, invece, la maggior parte dei lettori sono occasionali, e nella maggior parte delle occasioni visitano un sito di cinema dopo aver visto un film, per cercare conferma delle proprie impressioni o chiavi di lettura diverse rispetto a quelle trovate autonomamente. Detto in soldoni, sono convinto che la capacità della critica on-line di influenzare il pubblico sia nulla. Tutta la critica on-line, non sono quella di CineFile. E anche quella cartacea, ormai, ha perso quasi totalmente questa sua capacità, sepolta da montagne di articoli di costume, editoriali pubblicitari mascherati più o meno bene e quintali di recensione buoniste. Eppure, non tutti la pensano così, soprattutto all’interno dell’industria cinematografica italiana.
Nuovo indirizzo del blog
Scritto da Alberto Cassani martedì 28 dicembre 2010
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Cari amici, approfittando delle festività natalizie ho spostato il blog a un indirizzo diverso, http://diario.cinefile.biz, che mi permetterà di gestirlo più facilmente e farà anche da apripista a un nuovissimo progetto di CineFile che partirà entro poche settimane e di cui non voglio ancora anticiparvi nulla.
Allo stesso modo, cambia anche l’indirizzo del feed RSS, che diventa http://diario.cinefile.biz/?feed=rss2. Tutto il resto rimane immutato, tranne la frequenza di inserimento dei nuovi post, che col nuovo anno tornerà a farsi più regolare.
A prestissimo!
Il paradosso di Costanzo
Scritto da Alberto Cassani martedì 19 ottobre 2010
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Non sempre critica e pubblico vanno d’accordo. Anzi, a dir la verità capita quasi sempre che i film adorati dalla critica siano snobbati dal pubblico, mentre i più grandi campioni d’incasso siano poco considerati da chi scrive di cinema. I motivi possono essere i più diversi, ma i più facili da indicare sono la differente funzione che le due categorie danno al cinema e l’enorme differenza antropologica di chi queste due categorie le compone. Ma in generale, è stato detto tutto e il contrario di tutto per spiegare questa distanza, per giustificare il flop di film cullati da certi critici o il successo per la critica incomprensibile di certi giocattoloni senz’anima. Una cosa come quella che mi è capitato di leggere su Ciak di ottobre 2010, però, non m’era mai capitato di leggerla. Leggi tutto il post
Il coordinamento delle Film Commission italiane esprime parere sfavorevole al Disegno di Legge del Ministro Bondi
Scritto da Alberto Cassani lunedì 11 ottobre 2010
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Il Coordinamento delle Film Commission Italiane, riunito nell’Associazione Italian Film Commissions, si associa alla valutazione complessivamente negativa che le Regioni italiane, riunite nella Conferenza Permanente Stato Regioni dello scorso 5 ottobre, hanno espresso e comunicato al Mibac e al Mef, in relazione al Disegno di Legge che il Ministro Bondi ha presentato al Senato. Leggi tutto il post
Cinque cose da evitare se volete scrivere una fiction sorprendente
Scritto da Alberto Cassani venerdì 1 ottobre 2010
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Nel suo blog tra le pagine del sito del Sole 24ore, il romanziere Sandrone Dazieri scrive un po’ di tutto. Dopo la recente visione del pilot del telefilm The Event, ma con nella mente anche le brutture degli orrendi FlashForward e Persons Unknonw (lui cita anche Happy Town, ma io non l’ho mai visto), lo scrittore cremonese stende queste cinque regolette semiserie sulle cose da evitare per scrivere una racconto di televisione seriale sorprendente. Regolette semiserie ma che in realtà sarebbe bene tenere in considerazione. Invece, alle volte pare che gli autori si impegnino per fare proprio l’esatto contrario…
Premio Dardos
Scritto da Alberto Cassani lunedì 19 luglio 2010
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Stefano Cocci di Coccinema ha pensato che il Diario di un giovane critico fosse degno di ricevere il “Premio Dardos”, un riconoscimento che viene assegnato ai blog meritevoli per i contenuti di carattere culturale, etico e/o letterario.
Il regolamento del premoo è molto semplice. Chi viene nominato negli elenchi è invitato a:
- accettare e comunicare il regolamento, visualizzando il logo del premio;
- linkare il blog che lo ha premiato;
- premiare altri 15 blog meritevoli (compreso quello che vi ha premiati, se si vuole), avvisandoli del premio.
Quelle interviste tutte uguali
Scritto da Alberto Cassani lunedì 12 luglio 2010
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Antonello Sarno è un giornalista romano che in carriera si è occupato di cinema un po’ dovunque e in molti modi diversi, da Mediaset alla Rai a Radio RTL. Ha anche scritto il Castoro dedicato a Pupi Avati e diversialtri libri dedicati al cinema e ai suoi protagonisti, e ha anche realizzato alcuni documentari di montaggio presentati al Festival di Venezia. Da ormai 11 anni collabora con Box Office, quindicinale pubblicato da Editoriale Duesse e indirizzato agli addetti ai lavori dell’industria cinematografica italiana. Per il numero di fine febbraio, Sarno ha scritto un editoriale sul modo in cui sono costretti a lavorare i giornalisti televisivi in occasione delle conferenze stampa. Una pacata protesta verso il menefreghismo che le case di distribuzione sembrano avere riguardo la qualità del prodotto televisivo che parla dei loro film. Leggi tutto il post
La regina dei castelli clonati
Scritto da Alberto Cassani mercoledì 30 giugno 2010
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Per proseguire l’argomento iniziato con lo scorso post – quello su cloni, plagi, ispirazioni e trucchetti vari dei nostri distributori – riprendo una recente segnalazione del bel blog PhotoshopDisaters per farvi notare come la trilogia di film tratti dai libri di Stieg Larsson dedicati alla redazione di Millennium, non sia scarsa solo dal punto di vista cinematografico. Leggi tutto il post
Cloning & Commander
Scritto da Alberto Cassani sabato 26 giugno 2010
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In queste settimane piene di plagi, copiature, citazioni e altre infamità simili, mi fa particolarmente ridere ripensare a un film di cui vidi la confezione del DVD in videoteca ormai più di tre anni fa. La trovai una cosa talmente vergognosa da mandare subito la notizia via mail ad alcuni amici/colleghi, e mi sembra giusto rendervi partecipi. Il film vero e proprio non l’ho mai visto, né ho interesse di vederlo, però val la pena ricordarne l’esistenza. Leggi tutto il post
Caccia al tesoro
Scritto da Alberto Cassani domenica 13 giugno 2010
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Per movimentare un po’ il blog in questo periodo di scarsa vena creativa, mi è venuto in mente di fare un simpatico giochino con i miei più affezionati lettori. Una Caccia al Tesoro, un po’ come quelle che fa Natalia Aspesi. La Aspesi scrive infatti lunghi e articolati pezzi di costume in cui, in una sorta di goliardica strizzatina d’occhi diretta ai lettori più colti, inserisce quasi dal nulla delle pillole di critica cinematografica che nobilitano l’intero articolo e lo fanno diventare a tutti gli effetti una recensione. La cosa è molto utile anche per evitare le proteste di produttori e registi, perché la critica è ovviamente da intendersi solo ed esclusivamente come innocuo e scherzoso divertissement, e quindi non meritoria né di proteste né tantomeno di cause per diffamazione e/o plagio.
Il lavoro del critico
Scritto da Alberto Cassani lunedì 17 maggio 2010
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Per molti versi la professione del critico è facile: rischiamo molto poco pur approfittando del grande potere che abbiamo su coloro che sottopongono il proprio lavoro al nostro giudizio. Prosperiamo grazie alle recensioni negative, che sono uno spasso da scrivere e da leggere. Ma la triste realtà cui ci dobbiamo rassegnare è che nel grande disegno delle cose, anche l’opera più mediocre ha molta più anima del nostro giudizio che la definisce tale.
Ma ci sono occasioni in cui un critico qualcosa rischia davvero. Ad esempio, nello scoprire e difendere il Nuovo. Il mondo è spesso avverso ai nuovi talenti e alle nuove creazioni: al Nuovo servono sostenitori. Leggi tutto il post